Guida Ufficiale del Pollino Perrone Luigi - Torna Home Page
 

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Le stagioni nel Parco

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Un viaggio nel Pollino è carico di significati, che vanno al di là della semplice escursione, ma diventa scoperta di un mondo, dove il territorio, gli animali e gli uomini che lo abitano, appartengono a quel tempo che viene scandito dalle leggi della NATURA.

Ultimo avamposto a Sud tra Calabria e Basilicata, con vette che superano i 2.000 m, il Parco del Pollino racchiude un insieme di diversità, di contrasti, di aspetti paesaggistici e naturalistici incontaminati che associati ai valori culturali ed umani presenti e gelosamente conservati rende questi luoghi ancora unici ed affascinanti.
Con i suoi panorami selvaggi, ai confini tra realtà e sogno, dove alba e tramonto assumono colori trascendentali, si impone come affascinante meta per tutti quelli che amano la MONTAGNA

In mezzo al Mediterraneo, sotto il sole del mezzogiorno, tra il mar Tirreno e il Mar Ionio, sopra le cime innevate, davanti a spazi immensi dove si può sognare scrutando le stelle, c'è il Parco Nazionale del Pollino, che con i suoi 192.000 ettari lo rende il Parco più grande d'Italia.

Ne fanno parte ben 56 Comuni di cui 32 nel versante calabro, e 24 nel versante lucano, visto che il Parco è a cavallo proprio tra le due regioni. Le province interessate sono principalmente Cosenza e Potenza. La sua istituzione avvenuta nel 1993, lo annovera tra i parchi più giovani.

Vera spina dorsale dell'Appennino Meridionale con il suo gruppo montuoso più elevato, è luogo di natura, di biodiversità, di paesaggi superbi, di storia, di cultura ed ambiente dove l'ecosistema naturale ed umano convivono ancora dopo millenni.

E' la montagna che abbracciando i due mari passa dal Massiccio dei Monti dell'Orsomarso con la sua vetta più alta, Cozzo del Pellegrino a m.1987, al cuore del Parco con Serra Dolcedorme mt 2267 e Monte Pollino mt. 2248.

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E' il Parco dalle mille emozioni; dalle cime ancora ammantate dall'ultima neve di primavera, si passa alle praterie d'alta quota a pianori carsici, da vertiginosi strapiombi ad aride steppe pietrose e fiumare dai greti fioriti, a profondissime gole selvagge scavate dalle acque fresche, chiare, limpide, ed a deliziosi boschetti ornati di ontani, salici e pioppi, attraversando fitti boschi, misteriose foreste di faggio ed abete bianco, grotte, dirupi, gole e vallate, si possono osservare le tracce di lupi, cervi, caprioli, scorgere il volo maestoso dell'aquila, del falco, dell'avvoltoio, della poiana, del nibbio, sentire il battere del picchio, dello scoiattolo e del ghiro. Ed infine sui contorni delle cime più elevate,ci si trova al cospetto di veri monumenti arborei, immersi in un'altra dimensione temporale, che non hanno uguali nel nostro continente: il Pino Loricato, simbolo del Parco, tenace superstite dell'ultima era glaciale

Santuari di montagna come la Madonna di Pollino, a San Severino Lucano, la Madonna delle "Armi" a Cerchiara di Calabria, vegliano sulle genti lucane e calabre, abitanti di paesi di origine "arbereshe', dei centri storici di piccoli borghi all'interno del Parco con le strette viuzze, con portali di pietra, con castelli, con chiese, con riti ed usanze di un tempo, dove, nelle campagne si coltiva ancora con vecchi metodi, coniugando le produzioni tradizionali, agro-pastorali ed artigiane con sapori, odori e suoni altrove sconosciuti

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E' un territorio ancora incontaminato, dove esistono dei valori unici con silenzi ed orizzonti interminabili, per tutti coloro che sensibili al fascino della natura, vogliono ritemprarsi ed ossigenarsi in un vero e proprio paradiso.

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Luigi  Perrone Guida Ufficiale Parco Nazionale del  Pollino Corso Municipale, 34 87026 - Mormanno Cell. 3474416619 info@guidaparcopollino.it